domenica 30 marzo 2014

Poesie sparse... 42 - con tante scuse Post Factum


I: [...] sul tavolo ho lasciato una poesia: 
se vuoi te la regalo... tanto non saprei cosa cazzo farci.

L: non è proprio una cosa bella da dire. 


No, in effetti non lo è. C'è che quando bevo divento un po' stronzo, più che altro acido: tiro fuori una cattiveria che si esprime sempre e solo verbalmente, a parole e basta, perlopiù in piccole parentesi o note di colore che di solito rivolgo a me stesso... In realtà non volevo dire ciò che ho detto (ero parecchio alticcio, sì). Probabilmente intendevo sminuire il gesto di una poesia fresca fresca lasciata su un tavolo. Ecco, potessi scusarmi e rigirare quella scena, sotto di qualche giro, immagino direi così: ...

I: una serata splendida. Sul tavolo ho lasciato una poesia: 
ci lavoravo da settimane e sono appena riuscito a darle un senso. 
Se ti può fare piacere te la regalo; 
in fondo è figlia anche di questa notte: te la devo 
e spero che ti piaccia.

 - ... Peraltro l'ho già copiata sul taccuino (proprio a voler parafrasare) -

... e grazie ancora!

facendo mio un concetto letto in questi giorni tra le pagine di Come un respiro interrotto, ultimo libro del buon vecchio Fabio Stassi, potrei aggiungere a questo bel teatrino che, in fondo
Noi siamo ciò che non diciamo



Abbandonata, quasi in disincanto 
il marciapiede e l'etere invocavi 
intrisa a una preghiera a un'ansia al nome 
di lui che non risponde e non arriva. 
La strada mostrerà le sue intenzioni 
... ma intanto quella ciocca silenziosa 
la soffi via perché ti annoia il naso. 
Nel gesto c'è qualcosa che sorride 
- quasi un momento, che ha come stupito 
chi ti ha guardata, chi ci ha fatto caso: 
Data la geometria di certi istanti 
sa che lo hai visto sai che ha visto te. 

Un dubbio ormai ti ha messa in discussione 
per un secondo forse o forse meno 
e aveva quel sapore di sirene 
che insinuano un attracco come un porto. 
Si abbassa la marea e spuntano fuori 
i sogni e i desideri - erano foto 
sepolte nei cassetti tra i monili. 
Mentre ci pensi il ciglio della strada 
ti tiene in una scelta e pare un limbo. 
Sul ciglio della strada ha vacillato 
questo tuo vivere ore e chiaroscuri 
con le carezze, ma senza i colori... 

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